Oli Essenziali
LIQUIRIZIA
39.00 €
Glycyrrhiza glabra
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10 ml
Ottenuto per : estrazione dal concrete con etanolo (alcol) dalle radici
Nota: base
Profilo biochimico caratterizzante: glicirrizina
Descrizione della fragranza: caratteristica, intensa, pungente, pentrante, amarognola, dolciastra.
Utilizzi possibili: aroma per alimenti, ambienti, cosmetici. Descritto in Aromaterapia Applicata.
Liquirizia: trova impiego in erboristeria, in profumeria, in cucina e come additivo per le sigarette. Viene utilizzata a scopo terapeutico da oltre 5 mila anni. Le civiltà cinese, egiziana, etrusca, greca, romana e indiana erano al corrente delle proprietà benefiche della liquirizia, e ne facevano largo uso. Nel Secondo secolo a.C. Teofrasto la definì “radice sciita”, in quanto ne facevano largo uso gli Sciiti, che la usavano mescolata al formaggio di latte di cavalla, per resistere molti giorni senza bere acqua. Questa proprietà è stata oggi confermata, la glicirrizina favorisce la ritenzione del sodio e dell’acqua nelle cellule animali, riducendo di conseguenza la necessità di acqua da parte dell’organismo. Per questa ragione, in passato diversi eserciti, quando operavano in zone con poca acqua, includevano nella razione alimentare dei soldati anche la liquirizia.
La tradizione popolare attribuisce alla radice di liquirizia diverse proprietà farmacologiche: digestiva, antinfiammatoria, depurativa, diuretica e protettiva della mucosa. Le ricerche hanno confermato l’attività antiulcera, emolliente, rinfrescante, espettorante, corticostimolante ed antiflogistica. Ippocrate la consigliava contro la tosse. Il principio attivo più importante della liquirizia è la glicirrizina che le conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale. Inoltre è più dolce del saccarosio. La moderna ricerca cerca di trarne vantaggio per nuove prospettive terapeutiche: terapia dell'ulcera, malattie croniche del fegato, e prevenzione di gravi malattie autoimmuni. Ippocrate la consigliava per calmare la tosse. Napoleone la usava per attenuare i dolori allo stomaco prima delle battaglie. Casanova la teneva sul comodino per ristorarsi durante le sue battaglie amorose.
Il nome della pianta leguminosa dalla quale viene estratta, deriva dal greco glucos (dolce) e riza (radice). Le sue proprietà benefiche hanno fatto sì che, per diversi secoli, venisse venduta in farmacia e dagli speziali. Nel 2012, è stata eletta pianta medicinale dell’anno a seguito della selezione effettuata dall’Università di Wurburg in Germania e annunciata durante un evento del Wwf.
Utilizzi nei diffusori: balsamico e disinfettante, perfetto durante l’inverno specialmente nei luoghi chiusi e affollati.
Effetto della fragranza: il profumo di questa pianta stimolerebbe il piacere femminile più di qualsiasi altro.
Utilizzi in cosmetica: si può aggiungere ad oli per il corpo in piccolissime dosi, ha un effetto antiossidante e antiage.
Curiosità: perfetta come aromatizzante per alimenti
Avvertenze e controindicazioni: non usare in gravidanza, allattamento e sotto i 6 anni. Controindicato negli ipertesi
*Disclaimer
Le informazioni riportate sono tratte dalla letteratura e non sono attributi del prodotto, hanno un puro valore divulgativo. Le proprietà riportate non possono in alcun caso sostituirsi al parere del medico e non vanno intese per prevenire o trattare patologie.